Natale in Giappone - usanze per noi strane

Forse non lo sai ma in Giappone il Natale non è come lo pensiamo noi

Se credi che il Natale si festeggi in tutto il mondo allo stesso modo ci spiace comunicarti che stai sbagliando. Il Natale in Giappone non è una festa religiosa.

Infatti, i giapponesi per la maggior parte sono Buddhisti e Shintoisti quindi il nostro spirito natalizio non lo considerano allo stesso modo.

In Giappone il Natale è una festa “importata” relativamente di recente. Per questo motivo la festività natalizia viene vista dai giapponesi come una cosa molto esotica. Va detto però che adorano l’atmosfera natalizia, le luminarie, le decorazioni e ovviamente i regali.

Come tutte le cose che piacciono in Giappone hanno adattato il Natale al loro stile di vita inventando usanze da noi impensabili.

Vuoi sapere quali sono? Bene, abbiamo realizzato per te un piccola classifica con le cose più strane che fanno i giapponesi a Natale.

V posto: Mangiano pollo fritto rigorosamente in un fast-food

Dimentichiamo quelle lunghe tavolate con amici e parenti per festeggiare,  i giapponesi non si riuniscono in tavolate. La loro “tradizione natalizia” prevede l’andare al fast-food, solitamente della catena americana KFC, a mangiare il pollo fritto.

Si, hai letto bene. A quanto pare questa usanza risale al Natale del 1974 quando il colosso del junk food (cibo spazzatura, ndr) KFC, abbreviazione di Kentucky Fried Chicken, promosse nelle sue filiali nipponiche il pollo fritto come perfetto cibo americano delle festività natalizie. A causa della difficile reperibilità nel Giappone degli anni 70 di carne di tacchino, tipico del giorno del ringraziamento negli Usa, i giapponesi si sono buttati sulla carne che più gli somigliava, ovvero il pollo. Questa cosa è rimasta ancorata nel loro immaginario collettivo e ormai la associano automaticamente al Natale.

Il tipo di pollo fritto più desiderato, anche se sembra assurdo, è proprio quello della catena KFC che in Giappone considerano pregiato. È così popolare sotto le feste che è necessario prenotarlo con mesi di anticipo.

IV posto: Dolce tipico? Una torta di panna e fragole, ovviamente comprata

In Giappone molti ancora non conoscono i dolci tipici natalizi italiani (panettoni, pandori, torroni o panforti a tavola). Al loro posto viene consumata una torta di panna e fragole, la ormai famosa, grazie anche agli anime, Kurisumasu keki (Christmas cake).

Anche in questo caso le torte vanno prenotate con largo anticipo perchè molto richieste. Soprattutto quelle con decorazioni personalizzate o a tema con qualche particolare personaggio kawaii di anime e manga.

III posto: Fanno un albero di Natale minuscolo

Forse questo può sembrare non tanto strano ma credeteci, i loro alberi di Natale sono veramente piccoli. Ciò è dovuto alle dimensioni delle case in Giappone, sono molto piccole.

Nei paesi come il nostro e praticamente tutti quelli occidentali, l’albero di Natale è generalmente grande e decoratissimo con luci e ornamenti di infinite varianti. Ma in Giappone, dove gli spazi vitali sono molto ristretti, si accontentano di alberi molto più sobri e discreti e ci investono anche poco budget.

II posto: il Natale? Una festa per coppiette

Il Natale in Giappone viene visto come una giornata da trascorrere con i rispettivi partner per poi scambiarsi reciprocamente un regalo. Le coppiette fanno romantiche passeggiate guardando le luci di Natale, vanno a mangiare in ristoranti di lusso.

Tutto ciò è in netto contrasto con il tipico Natale occidentale che è tutto famiglia e amici. In Giappone le donne single farebbero di tutto pur di avere un “appuntamento di Natale” con un uomo. Sarebbero disposte ad accettare anche l’invito di uno sconosciuto. Passare il Natale da soli in Giappone è un po’ come per noi esserlo a San Valentino.

I posto: A Natale… si lavora!

Per la maggior parte degli occidentali questa è la cosa più strana da fare a Natale. Ma come è possibile? Ricordiamoci che per i giapponesi Natale non è una festa nazionale e non fa parte delle loro tradizioni.

Allo stesso tempo però è molto simile a come la si intende in occidente. Abbastanza da sentirsi tristi per loro che nonostante siano letteralmente circondati da un’aria di festa non hanno il 25 dicembre segnato di rosso sul calendario.

Per loro è un giorno come tutti gli altri.

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Ciao,
come possiamo esserti di aiuto?